La nuova etichetta del bacio di Libarna

Tra gli archeosapori troviamo il bacio di Libarna


Tra gli "archeosapori" troviamo il bacio di Libarna, quello che nell'archeologia del cibo si potrebbe definire protobacio di dama.

L’archeologia racconta infatti che da oltre settemila anni gli uomini della valle Scrivia integravano la loro alimentazione con le nocciole che, pestate grossolanamente e mescolate al miele, costituivano uno degli ingredienti principali per la preparazione di dolci. Il bacio di Libarna, frutto del progetto “Archeosapori a Libarna” avviato dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo e dall’Associazione Libarna Arteventi, è prodotto dalla Pasticceria Carrea di Serravalle Scrivia ed è un omaggio all’antica città romana sorta nel II secolo a.C. e le cui vestigia si trovano  lungo la via Postumia, la strada romana che collegava Genova ad Aquileia.

Al visitatore di passaggio gli suggeriamo di vivere il passato anche attraverso gli archeosapori e di tuffarsi nella bontà della nocciola del bacio di Libarna, una prelibatezza oggi diventata grande eccellenza.

L’etichetta è stata realizzata dall’illustratore Massimo Sardi e richiama le cornici del  mosaico di Licurgo e Ambrosia presente a Libarna.

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